CU 2023

Certificazione Unica 2023: tutto quello che devi sapere

La Certificazione Unica, con siglia CU, sostituisce il vecchio Certificato Unico Dipendente (CUD) ed è uno dei documenti fiscali fondamentali ai fini della presentazione della dichiarazione dei redditi.
La CU risulta essenziale sia per i lavoratori dipendenti che per i pensionati e attesta i redditi derivanti dal lavoro dipendente. Nel caso dei pensionati la CU viene rilasciata dall’INPS e non dal datore di lavoro.  
 

Indice dei contenuti:

  1. Chi deve obbligatoriamente compilare ed inviare le CU? 
  2. Le scadenze per l'invio
  3. Differenza tra modello sintetico e ordinario 
  4. Compilazione e novità per il 2023
  5. Gestione semplificata delle CU

 

Chi deve obbligatoriamente compilare ed inviare le CU? 

Con l’ultima Legge di Bilancio, si è estesa la competenza della CU, richiedendo ai datori di lavoro di certificare anche i redditi del lavoro dipendente autonomo o assimilato dei propri collaboratori, coinvolgendo di fatto i seguenti soggetti: 

  • Chi ha effettuato ritenute alla fonte, ovvero il reddito da lavoro;
  • Chi ha versato somme sotto forma di misure previdenziali e assistenziali;
  • Chi ha versato premi assicurativi INAIL;
  • Chi ha versato somme di denaro relative ai contributi previdenziali;
  • I sostituti di imposta privati o le amministrazioni.

 

Le scadenze per l’invio

La Certificazione unica va rilasciata al percettore delle somme, ovvero al dipendente, utilizzando il modello “sintetico” entro il 16 marzo 2023. Nella stessa data deve essere effettuato, sempre dal datore di lavoro, una seconda trasmissione, in via telematica, all’Agenzia delle Entrate, utilizzando il modello “ordinario”. 
In caso di trasmissione delle CU, contenenti esclusivamente redditi esenti o non dichiarabili mediante la dichiarazione dei redditi precompilata, la data ultima di presentazione è posticipata al 31 ottobre 2023.  
 

Differenza tra modello sintetico e ordinario

Data la duplice funzione delle CU, certificare al percipiente i redditi prodotti e raccogliere dei dati necessari per predisporre il 730 precompilato, è stato necessario sdoppiare lo schema di certificazione, producendo due modelli distinti: 

  1. CU Sintetica: certificazione da inviare, obbligatoriamente, al dipendente di lavoro 
  2. CU Ordinaria: certificazione da trasmettere all’Agenzia delle Entrate. Di fatto questo secondo modello è un’evoluzione del primo a cui vengono aggiunti tutti i dati necessari per elaborare i 730 precompilati, ma anche per predisporre in anticipo i dati necessari per effettuare accertamenti/riliquidazioni d’imposta (per esempio il Tfr e altre indennità soggette a tassazione separata).

 

Compilazione e novità per il 2023 

La CU 2023 è suddivisa in tre sezioni, tutte obbligatoriamente da compilare, (come specificato nelle istruzioni per la compilazione) e riporta alcune novità, tra cui le più rilevanti riguardano: 

  • Le nuove regole sui figli a carico per i quali, dal 1° marzo 2023, salvo alcune eccezioni, spetta l’assegno unico universale;
  • Il trattamento integrativo che, dal 2022, spetta solo per i redditi fino a 15.000 euro o, con alcune limitazioni, fino a 28.000 euro;
  • I nuovi importi esenti per i fringe benefit e le erogazioni per l’acquisto di carburanti (bonus carburante).

 

Gestione semplificata delle CU

Tramite un servizio integrato e multicanale è possibile configurare una gestione interamente digitale e automatica per l’elaborazione, il recapito e la conservazione dei modello CU, riducendo l’effort in termini di tempo, soldi e lavorando in un’ottica green. 

La soluzione prevede pochi e semplici passaggi:

  • Elaborazione di un file in formato CSV dei dati anagrafici del dipendente 
  • Redazione e sviluppo, tramite Document Composition, del documento CU, sia nella versione ministeriale che in quella semplificata da inviare ai dipendenti
  • Invio della CU al dipendente in modalità multicanale a seconda dei contatti in possesso dal datore di lavoro (PEC, email o indirizzo fisico). Nel caso di un invio email, al fine di accertarsi dalla presa visione dei documenti, si potrebbe predisporre l’inserimento della firma digitale OTP. Il documento firmato sarebbe poi opportunamente archiviato e conservato.

La gestione completamente digitale di questa attività permette la messa in atto di un processo smart e veloce: cosa aspetti?